Evento pubblico sul Gas Radon nell'Amiata, Siena

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𝙄𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙞 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖𝙙𝙞𝙣𝙞 𝙚 𝙡𝙚 𝙖𝙪𝙩𝙤𝙧𝙞𝙩à 𝙙𝙞 𝘼𝙗𝙗𝙖𝙙𝙞𝙖 𝙎𝙖𝙣 𝙎𝙖𝙡𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚, 𝙎𝙞𝙚𝙣𝙖

Source International invita cittadine e cittadini all’incontro pubblico sul 𝙂𝘼𝙎 𝙍𝘼𝘿𝙊𝙉 che si terrà 𝟐𝟒 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟕.𝟑𝟎 𝐚𝐝 𝐀𝐛𝐛𝐚𝐝𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐧 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 (𝐒𝐈), presso la videoteca comunale con ingresso da Via Mentana o da Via XXIV Maggio.

Il radon è un gas inodore, incolore e insapore, che tende a disperdersi in atmosfera e accumularsi negli ambienti chiusi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa possono danneggiare il Dna delle cellule e causare cancro al polmone.

Durante l’evento si consegneranno i risultati del progetto e un Esperto Radon illustrerà le possibili misure di mitigazione e risanamento da attuare negli edifici.

Per i cittadini che non potranno essere presenti per il ritiro nella giornata fissata, potranno ritirare le schede presso il Comune di Abbadia SS all'ufficio URP punto informazioni al piano terra dal Lunedì al Venerdì dalle 10 alle 13, presentando la carta di identità.

Il progetto, realizzato da Source International Onlus e finanziato dal conso dell’Unione Europea , ha visto il coinvolgimento di 200 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖𝙙𝙞𝙣𝙞 𝙚 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖𝙙𝙞𝙣𝙚 nel monitoraggio trimestrale delle concentrazioni di gas radon indoor in 147 abitazioni, 37 aule scolastiche di 4 plessi e ben 47 luoghi di lavoro, per un totale di 231 locali.

                                                                            

Le concentrazioni medie di radon in aria, incontrate nei 231 luoghi oggetto di indagine, sono pari a 234 Bq/m³ con un valore minimo registrato di 48 Bq/m³ e un valore massimo di 1965 Bq/m³. Il 21% dei locali monitorati presenta concentrazioni di radon in aria superiori al limite di riferimento stabilito dalla normativa italiana di 300 Bq/m³.

Nonostante le misure realizzate siano trimestrali e non annuali, per cui i valori non prescrivono nessuna obbligatorietà verso i proprietari dei locali nel procedere con le opere di risanamento da radon, lo studio ha comunque messo in evidenza un livello di rischio associato medio-alto all’interno del comune, indicando la necessità di mettere in atto, da parte dei soggetti interessati, pubblici e privati, diverse strategie di riduzione e mitigazione del rischio, oltre all’effettuazione di un monitoraggio annuale che sia maggiormente rappresentativo al fine di tener conto della fluttuazione stagionale del radon nelle abitazioni.

C’è da sottolineare che la stagione settembre-dicembre 2023 è stata particolarmente calda rispetto alle temperature medie autunnali che si registrano nel territorio del monte Amiata, il che ha sicuramente permesso una maggior ventilazione delle abitazioni, facendo presumere pertanto che il valore di radon nei periodi invernali più rigidi possa essere più alto.

Destano molta preoccupazione i valori di radon incontrati nelle aule della Scuola Media Statale, in Via Mentana, dove sono stati riscontrati valori ben al di sopra del livello di riferimento di 300 Bq/m³ arrivando anche a raggiungere il doppio del limite consentito. Sulla base di tali valori è imprescindibile procedere in primis con un monitoraggio annuale di tutti locali e successivamente mettere in atto le dovute misure ed opere di risanamento per ridurre i livelli di rischio ed assicurare tanto agli alunni, quanto ai docenti e al personale scolastico di lavorare in condizioni sicure e in assenza di sostanze cancerogene che possano compromettere la salute delle persone.


L’indagine nei luoghi di lavoro contiene numerosi elementi conoscitivi che potranno essere ulteriormente approfonditi in seguito con ulteriori indagini più capillari e continuative, al fine di individuare quelle caratteristiche dei luoghi di lavoro che possono favorire concentrazioni di radon più elevate. Con l’adozione degli atti di competenza per l’individuazione dei comuni ai sensi del D.Lgs. 230/9527, la Regione Toscana può fornire lo strumento fondamentale ai datori di lavoro e agli organi di prevenzione e vigilanza per l’applicazione della normativa, che richiede di misurare il radon in tutti i luoghi di lavoro nei comuni individuati e, in caso, ridurne la concentrazione.

Dall’analisi della percezione del rischio della cittadinanza rispetto all’esposizione al gas radon emerge che ben il 40% dei cittadini non ha mai sentito parlare di gas radon e il 60% si e inoltre risulta essere molto preoccupato dall'esposizione ed effetti sanitari.

Pertanto emerge inoltre la necessità e urgenza di piani di informazione dei rischi estesi alla popolazione e piani di formazione al personale della pubblica amministrazione (comune, Asl, dirigenti e personale scolastico, etc) riguardo a una tematica di così importante utilità poiché legata alla salute dei cittadini.


Questo studio rappresenta una prima fase di screening del territorio, seppur trimestrale e non annuale come suggerisce la normativa italiana, che permette da un lato di aggiornare lo stato di esposizione del comune al gas radon e dall’altro di porre le basi per l’adozione di urgenti misure di prevenzione sanitaria.

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