Il caso di Cerro de Pasco al concorso fotografico ZEISS Photography Award

< Back to News

Stefano Sbrulli, fotografo italiano e collaboratore di Source International, è tra i finalisti del premio ZEISS con la serie "TAJO" sugli impatti della miniera nella città peruviana di Cerro de Pasco.

La serie completa è visionabile qui. Mentre qui proponiamo alcuni suoi scatti.

"Reciclador", riciclatore di plastica nella discarica di rifiuti urbani e minerari Foto di Stefano Sbrulli

El Tajo - Foto di Stefano Srulli

Una veduta del quartiere di Chaupimarca e del El Tajo. Nel XX secolo iniziò a intensificarsi l’estrazione mineraria. Più si allargava il Tajo e più il centro abitato veniva smantellato e le nuove case venivano ricostruite alla periferia della città.
Quello che era un semplice villaggio di minatori ora è il capoluogo della provincia di Pasco. Oggi la distanza tra le case e il sito di estrazione è pressochè inesistente.

Il caso di Cerro de Pasco è l'emblema dell'estrattivismo depredatore.

Negli anni abbiamo documentato una severa contaminazione ambientale e preoccupanti danni alla salute della popolazione locale attraverso molti studi.

Abbiamo osservato una persistente contaminazione di tutte le matrici ambientali quali aria, acqua, suolo con valori di contaminanti dispersi che superano i limiti fissati dalle norme nazionali e internazionali.

Abbiamo documentato e quantificato l'esposizione umana raccogliendo dati di concentrazione di metalli pesanti nei campioni di capelli di 200 bambini osservando come nella popolazione esposta direttamente agli impatti della miniera si presentavano molteplici manifestazioni cliniche, associate direttamente all'esposizione ai metalli pesanti, in percentuali nettamente maggiori rispetto alla popolazione "controllo" non direttamente esposta.

Fra i principali risultati ottenuti osserviamo che:

> Il 20% dei bambini esposti presentavano sintomi di stato d'animo alterato (depressione e irritabilità), mentre nessun caso è stato registrato nella popolazione non esposta.

> Il 30% dei bambini esposti presenta le classiche "linee di Mees"che sono manifestazioni tipiche di contaminazione da arsenico contro lo 0% registrato nella popolazione controllo.

> Nel 31% del campione esposto si evidenziano le "Linee di Burton" che sono macchie blu gengivali associate a intossicazione da piombo.

Questi e molti altri dati scientifici sono stati raccolti in un documento, che è stato inviato a uno dei principali finanziatori della compagnia mineria per spingere affinchè disinvestano.

Spread the word

Share this article on social media:

More articles