È ora disponibile il report finale di Glacier Voices for Climate Action, progetto di citizen science ideato e realizzato da Source International in collaborazione con il CAI Valle d’Aosta e con il supporto del progetto europeo IMPETUS.
Il progetto si è svolto tra giugno e settembre 2025 sul ghiacciaio del Pré de Bar, in Val Ferret (Valle d’Aosta), attraverso quattro trekking scientifici che hanno coinvolto complessivamente 88 partecipanti, tra residenti e turisti. Durante le uscite, cittadini e cittadine hanno preso parte al monitoraggio ambientale delle acque di fusione del ghiacciaio, raccogliendo dati fisico-chimici e osservazioni geomorfologiche direttamente sul campo.
Le analisi ambientali documentano in modo chiaro gli effetti del cambiamento climatico sul ghiacciaio. In particolare, il report evidenzia una fusione precoce e accelerata all’inizio della stagione estiva, innescata da temperature eccezionalmente elevate e da uno zero termico che a fine giugno ha superato i 5000 metri. Questo fenomeno si riflette nei valori anomali di torbidità registrati nelle acque della Dora Ferret, indicativi di una fusione intensa e anticipata rispetto alle dinamiche stagionali attese. Nei mesi successivi, con condizioni termiche più prossime alle medie, il sistema idrico ha mostrato una temporanea fase di stabilizzazione, con acque più fredde, limpide e ben ossigenate.
Accanto ai dati scientifici, il progetto ha integrato un elemento centrale e innovativo: la raccolta dei dati emotivi dei partecipanti. Attraverso questionari anonimi e momenti di confronto durante le escursioni, il progetto ha indagato l’impatto psicologico ed emotivo dell’osservazione diretta di un ghiacciaio in forte ritiro.
I risultati mostrano un coinvolgimento emotivo profondo. Oltre l’85% dei partecipanti dichiara di sentirsi direttamente coinvolto nei cambiamenti ambientali osservati, mentre l’81% riferisce disagio, tristezza o dolore di fronte agli effetti della crisi climatica sul ghiacciaio. Emozioni come perdita, inquietudine, rabbia e nostalgia emergono con forza, accanto, in alcuni casi, a sentimenti di meraviglia e speranza. È significativo notare che nessun partecipante si è dichiarato indifferente all’esperienza.
Allo stesso tempo, il progetto evidenzia una dimensione trasformativa: più del 75% dei partecipanti afferma di sentirsi motivato ad agire dopo l’esperienza, attraverso cambiamenti negli stili di vita, maggiore impegno civico o attività di sensibilizzazione. Tuttavia, una parte dei partecipanti riconosce anche la difficoltà di tradurre le emozioni in azioni concrete, sottolineando l’importanza di percorsi di citizen science ed educazione ambientale capaci di offrire strumenti e spazi di partecipazione attiva.
Nel loro insieme, questi risultati confermano il valore della citizen science come strumento che va oltre la semplice raccolta di dati: un approccio capace di connettere conoscenza scientifica, esperienza diretta ed emozioni, rafforzando la consapevolezza e il senso di responsabilità individuale e collettiva di fronte alla crisi climatica.
📄 Il report completo di Glacier Voices for Climate Action è disponibile per il download a questo link.
🎥 Insieme al report, è stato pubblicato anche il video finale del progetto, che raccoglie immagini, voci e momenti chiave delle attività svolte sul campo, restituendo in forma visiva l’esperienza vissuta dai partecipanti e il significato umano e scientifico del percorso.
Invitiamo chiunque sia interessato ai temi dei ghiacciai, del cambiamento climatico, della citizen science e degli impatti emotivi della crisi ambientale a leggere il report e a guardare il video finale.